Acquavite francese: quali sono le caratteristiche del Cognac? A cosa abbinarlo?

Il Cognac è un tipo di Brandy francese che si ricava dalla distillazione del vino bianco dopo che ha subito un processo di invecchiamento all’interno delle botti, con un grado alcolico pari al 40%. Quest’acquavite francese è diventata famosa e molto apprezzata per via della sua struttura e del suo aroma.

La sua produzione è regolata da una serie di requisiti che prevedono l’utilizzo di uve specifiche, come la “Ugni Blanc”, un’uva bianca da cui si ottiene un vino secco e acido. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche del Cognac e come accompagnarlo.

Caratteristiche del Cognac

Una volta premuta l’uva la si lascia fermentare per massimo tre settimane, al termine delle quali avviene un processo di distillazione in botti di rame. Due sono le distillazioni che vengono eseguite da cui si ottiene da un primo processo l’acquavite con gradazione pari al 70%.

A questo punto si passa all’invecchiamento. Il distillato prima di essere imbottigliato e venduto sul mercato viene sistemato in botti di rovere per un paio di anni. L’invecchiamento può andare oltre i due anni, in quanto più si lascia invecchiare migliore potrà essere il distillato ottenuto.

La maturazione avviene in botti di rovere francesi nelle zone del Limousin e del Troncais così da consentire al distillato di avere la colorazione ambrata tipica che viene alcune volte addolcita dall’aggiunta del caramello. La botte conferisce il sapore maturo tipico che potrebbe anche rilasciare sensazioni zuccherine, fruttate e caramellate per via delle differenti miscele e metodi che precedono l’imbottigliatura.

Il sapore e il profumo dipendono anche dalla zona di produzione per via della morfologia e del clima in cui crescono i vigneti bianchi.

Sapore e profumo del Cognac

Il Cognac va servito liscio e massimo a 22°C. Si serve nel “ballon” o nel “tulipe” per favorire la decantazione che rilascia gli aromi grazie al calore generato dalle mani. Per via della sua struttura viene abbinato a vari cocktail e bevande calde. E’ possibile identificarlo dal gusto e dall’olfatto grazie a una serie di caratteristiche che accomunano tutte le varietà.

Il Cognac emana sensazioni molto forti di vino che si presenta all’olfatto acidulo. Insieme all’aroma del vino si percepisce poco dopo anche una sensazione legnosa della barrique che può regalare sentori marini o di bosco, in base alla provenienza. Il gusto potrebbe essere speziato e tagliente, oppure dolce e avvolgente a seconda della miscela. La cosa essenziale è gustarlo rispettando la semplicità e lo spirito che contraddistingue questo distillato da altri.

Come identificare un Cognac di qualità

Esistono 4 gradi che consentono di identificare il brandy di qualità:

  • very special: quando la bevanda rimane nelle botti di rovere per almeno un paio di anni;
  • very special old pale: quando l’acquavite è invecchiata in botti di rovere per 4 anni;
  • extra old: quando il cognac è invecchiato per almeno sei anni all’interno di botti di rovere;
  • hors d’age: quando l’invecchiamento supera l’età ufficiale dell’acquavite. Esistono infatti, riserve speciali di Cognac rimaste a maturare per oltre 20 anni.

Come degustare il cognac

Per poterne gustare tutto l’aroma e i sentori che rilascia, gli esperti consigliano di assaporarlo lentamente con il bicchiere adatto. Solo così si potranno percepire sentori al palato e all’olfatto. Il Cognac è considerato una bevanda da dopo pranzo. La prima cosa da fare è scegliere il bicchiere adatto, ovvero quello a tulipano. Tuttavia potrebbe andare bene anche uno basso e sferico.

Si versano circa 25 ml di Cognac nel calice e si aspetta che si scaldi tra le mani per qualche minuto. Il consiglio sembra essere quello di tenere il bicchiere in mano almeno 10 minuti, sorreggendolo dal basso affinché il distillato raggiunga una temperatura di circa 20°C.

A questo punto, si avvicina il naso al bordo della coppa per sentirne l’aroma. Il profumo può variare a seconda della tipologia di Cognac. Per potere sprigionare gli aromi si ruota leggermente il bicchiere, si annusa nuovamente e si potrà percepire un altro profumo rispetto quello precedente per via dell’ossigenazione. Infine, si assaggia a piccoli sorsi, lasciandolo scorrere sul palato per carpirne tutta la complessità.

Con cosa accompagnare un cognac?

Il Cognac si può abbinare alla pasticceria secca, specie quella caratterizzata dall’aggiunta di mandorle e vaniglia. Si può rivelare un ottimo compagno di salumi, in particolare sembra sposarsi bene con uno “jamon serrano” ben stagionato ma anche con una fettina di “pata negra”.