Quando arriva l’estate, con le alte temperature ad essa collegate, si ripropone il problema di quali trattamenti estetici siano concessi e quali, al contrario, siano accuratamente da evitare. Il sole e il calore, infatti, rappresentano dei fattori di rischio non indifferenti, da ponderare con attenzione, in quanto non solo possono compromettere il risultato finale, ma anche andare ad aggravare il problema che dovrebbero risolvere. Per chi fa il lifting, ad esempio, la cicatrizzazione comporta la necessità di non esporre la parte trattata al sole. Chi non lo sa, si espone a notevoli rischi.
Quali sono i trattamenti estetici da evitare in estate
Quali sono i trattamenti estetici che dovrebbero essere evitati in estate? Se si intende evitare problemi in termini di cicatrizzazione, il consiglio degli esperti è di non ricorrere a tutti quelli che prevedono incisioni, anche se estremamente limitate, in zone passibili di esposizione ai raggi solari. Quelli da evitare sono quindi:
- la liposuzione e il liposculpting, poiché con il caldo la silhouette tende a sgonfiarsi meno, in conseguenza del fatto che le alte temperature rallentano la circolazione dei liquidi corporei, provocando edemi;
- i peeling chimici e il laser ablativo, da evitare in quanto l’intervento è seguito dalla formazione di piccole crosticine, le quali devono essere rigorosamente protette dai raggi UV;
- la depilazione laser, al fine di evitare eventuali irritazioni cutanee.
I trattamenti che invece sono consentiti
Se quelli che abbiamo visto sono i trattamenti estetici da evitare, ce ne sono però altri che non comportano eccessivi problemi nei mesi caldi. Tra di essi, in particolare:
- il microblading, su cui si discute molto proprio in relazione all’opportunità di procedere nei mesi estivi. Come riporta il portale di riferimento italiano microbleding.com, L’orientamento preponderante è quello di consentirlo egualmente, in quanto raggi solari e maggiore utilità non vanno a pesare sulla dermopigmentazione. Per evitare problemi occorre però adottare alcune contromisure minime. In particolare, gli addetti ai lavori consigliano di proteggere le sopracciglia nei dieci giorni successi all’intervento, ad esempio con un cappellino, evitando inoltre di sfregare la zona dopo un bagno;
- il peeling superficiale per il rinnovo della pelle, ad esempio la pulizia del viso eseguito con una apparecchiatura la quale va a realizzare una idro-dermo-abrazione utilizzando piccoli getti d’acqua al fine di rinnovare e stimolare la cute senza andarne ad intaccare l’equilibrio;
- il botulino, una pratica tornata a furoreggiare dopo la demonizzazione degli anni passati e che può essere condotta in ogni momento dell’anno;
- le iniezioni di acido ialuronico. La molecola utilizzata, che riesce a donare un’idratazione profonda, con distensione e ringiovanimento dei tessuti, regala benefici addirittura più evidenti nei mesi estivi, agevolati dal rilassamento tipico del periodo;
- la biorivitalizzazione con fili PDO, altro trattamento che non comporta controindicazioni in estate. L’approccio innovativo per il ringiovanimento di volto, collo, décolleté e mani è in grado di levigare e tendere l’incarnato utilizzando all’uopo speciali fili riassorbibili delegati a sostenere i tessuti e i quali vengono inseriti nello spessore dermico, o appena al di sotto di esso.