Benessere personale: tutto quello che c’è da sapere sul coaching

Raggiungere i propri obiettivi, di qualunque natura siano, spesso si rivela un’operazione complessa: può essere presente una fragilità psicologica, difficoltà d’inserimento o semplicemente la necessità di trovare persone esperte che possano indicare la maniera corretta di agire.

Il coaching, a vari livelli, consente di vivere più serenamente, realizzarsi nel lavoro o nello sport e magari aprirsi a nuovi orizzonti mentali per affrontare diverse sfide nella vita quotidiana.

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Benessere personale e familiare

In ambito lavorativo, raggiungere determinati obiettivi può richiedere l’utilizzo di figure professionali adeguate che possano motivare il team affinché possa fare un lavoro di squadra atto a far crescere se stessi e l’azienda al contempo.

Ma alle volte queste figure sono riferibili a psicologi e psicoterapeuti che debbano sostenere una o più persone in un nucleo familiare: esistono svariate motivazioni, da un lutto a una separazione, fino a eventi particolari, che rendono necessario un supporto teso a ritrovare la motivazione per una coppia o persino coinvolgendo altri componenti come figli e parenti.

Sarà indispensabile che venga come prima cosa prevista una fase di ascolto, al fine di individuare la problematica di base, quindi bisogna stabilire gli obiettivi che siano essi momentanei o fondamentali per proseguire una relazione interpersonale serena.

In ognuno di questi casi, l’esperto avrà specializzazioni differenti riferibili alla sfera lavorativa o personale e potrà agire concordando con i soggetti interessati sia la frequenza degli incontri che la modalità, per farli sentire sempre a proprio agio

Il coaching nello sport

Il coach nello sport somiglia quasi a un allenatore, ma con la componente motivazionale necessaria a ricreare armonia nella squadra: in questo caso, pur essendoci in qualche modo elementi psicologici, vi sono delle differenze rispetto a una figura che si occupi di soggetti singoli o famiglie. Qui possono riscontrarsi elementi relativi alla resistenza fisica, all’uso delle proprie risorse, all’ottimizzazione degli allenamenti e persino alla ripresa dopo la gara.

Anche nell’ambito sportivo, comunque, valgono delle regole etiche tipiche del coaching, secondo le quali ogni individuo ha delle peculiarità personali uniche che non possono essere generalizzate e che, anzi, spesso vanno esaltate se positive al fine di promuovere l’autostima.

Un altro presupposto richiede che il cliente o i clienti si reputino soddisfatti dell’approccio scelto, che deve coinvolgere non solo gli obiettivi ma il benessere dei singoli. Qualunque strumento o metodologia utilizzati a supporto devono sempre mirare nella direzione richiesta.

Il business coaching

Laddove l’ambito lavorativo del coaching richieda l’inserimento di figure esterne prettamente dedicate a raggiungere obiettivi di business, potrebbero anche presentarsi componenti strettamente legate alla finanza e ai bilanci.

La differenza con il coaching per la realizzazione lavorativa è sottile e spesso le due cose risultano complementari: in ogni caso, possono anche essere suggeriti organigrammi relativi a una delega più omogenea delle responsabilità, così da snellire il sistema, oppure strategie volte a una produttività maggiore e più mirata, o ancora a utilizzare il tempo in maniera consapevole senza mai lasciare spazi vuoti.

Può capitare che queste sessioni vengano richieste dalle aziende solo in momenti particolari, quando occorre sopperire a nuove sfide o a esigenze particolari di marketing, oppure si può offrire tale servizio in maniera costante nel tempo, così da rendere le performances ottimali e alto il livello in ogni momento dell’anno.