Coltivare Cannabis legale in Italia non è consentito all’interno delle mura domestiche, così come è vietato fumarla. Tuttavia si devono indicare dei chiarimenti a riguardo, anche perché vi è confusione in merito.
Coltivare Cannabis legale in Italia: tutte le informazioni utili sugli usi consentiti
Sono tantissime le persone che si chiedono se sia coltivare Cannabis legale in Italia e a riguardo c’è molta confusione. Prima di rispondere alla domanda va detto che la normativa prevede solo un uso terapeutico della sostanza derivante dall’omonima pianta e la possibilità di acquistare alimenti e cosmetici che la contengono.
Ciò che occorre sottolineare però è anche il fatto che l’elemento in questione presenta sia CBD, sigla che indica il cannabidiolo, il quale non ha effetti psicoattivi, sia il THC, ovvero il tetraidrocannabinolo, che invece ha la possibilità di provocare il cosiddetto “sballo”. Per questo, la normativa italiana vieta il consumo di Cannabis, se questa dovesse presentare quantitativi di quest’ultima componente che siano superiori allo 0,2%. Qualora tale soglia fosse superata infatti si commetterebbe un’azione illegale, procedendo con la vendita e/o con il consumo.
Chiarito questo concetto, è anche bene evidenziare che quando si acquista la sostanza in questione, è sempre opportuno affidarsi a siti seri e a venditori che abbiano dei permessi per la vendita, come ad esempio Hemp House Cannabis. Oltre alle considerazioni indicate, si deve sottolineare che, almeno per il momento, la coltivazione di Cannabis in Italia è vietata all’intero delle mura domestiche, così come è vietato fumare tale sostanza in casa e in pubblico. Va detto però che sembrerebbe che lo Stato italiano stia lavorando su dei possibili cambiamenti a riguardo.
Gli eventuali cambiamenti e gli effetti
Negli ultimi mesi è stata respinta la possibilità di far votare direttamente i cittadini italiani circa la coltivazione domiciliare della Cannabis e infatti è stata bocciata la richiesta di effettuare un referendum in merito. Il rifiuto è arrivato dalla Corte costituzionale, ma sembrerebbe che si stia valutando l’eventuale opportunità di coltivare fino a un massimo di 4 piante per un tipo di utilizzo esclusivamente personale. Per adesso quindi non vi è nulla di concreto circa un’accettazione della coltivazione, la quale rimane quindi non consentita. Come accennato però è possibile acquistare cosmetici a base di Cannabis, ma anche alimenti, tisane. Si deve anche evidenziare che la maggior parte delle persone ricorre alla sostanza in questione per beneficiare dei suoi effetti positivi, derivanti proprio dai già citati CBD e THC. Il secondo però diventa pericoloso, se si superano le dosi considerate come legali. Tra i benefici si segnalano la possibilità di avvertire in misura minore dolori muscolari, poi quella di rilassare mente e corpo, nonché quella di eliminare i disturbi d’ ansia e stress. Sebbene per ora ancora non sia contemplata la coltivazione domiciliare in Italia della Cannabis, tuttavia si possono acquistare gli elementi precedentemente indicati, tra cui prodotti che rientrano nella categoria della cosmetica o in quella degli alimenti e sempre e solo se l’acquisto rispetta le normative attuali.