In Italia sempre più persone sono colpite da infarto del miocardio o attacco cardiaco, una delle patologie cardiovascolari più gravi. Si tratta di una malattia che può essere letale ma sulla quale si può agire tempestivamente per evitarne il peggio. Quando un infarto è in corso, ogni minuto diventa prezioso.
Nei casi più gravi di attacco cardiaco, anche un ritardo di una decina di minuti può provocare un aumento del rischio di mortalità. Riconoscere un infarto è quindi, molto importante. Scopriamo insieme quali sono i sintomi più frequenti, che cos’è un infarto e come potere intervenire per proteggere la salute.
Cos’è l’infarto?
Quando si parla di infarto ci si riferisce a un mancato apporto di sangue al muscolo cardiaco per un certo periodo di tempo. La maggior parte degli infarti può essere provocata da possibili accumuli di colesterolo e cellule, che generano una trombosi.
Queste placche, una volta rotte, generano una lesione favorendo l’assembramento delle piastrine sulla lesione che a loro volta possono formare un trombo, ovvero un coagulo di sangue. Questo, aumentando di dimensione può bloccare l’arteria impedendo il normale scorrimento del sangue. Tra i possibili fattori che possono favorire la formazione delle placche e quindi, aumentare il rischio di infarto possiamo trovare:
- il fumo della sigaretta;
- elevati livelli di colesterolo nel sangue;
- ipertensione arteriosa;
- diabete;
- sovrappeso;
- stile di vita sedentario;
- uso di droghe.
Anche l’età e il genere possono incidere negativamente sul rischio di infarto. Gli uomini statisticamente sembrano essere più esposti fin dai 50 anni. Le donne, invece sembrano essere meno colpite ma il rischio può aumentare dai 60 anni in poi. Nel corso di un infarto anche la sintomatologia può differire tra uomini e donne.
Come riconoscere un infarto? Quali sono i sintomi più frequenti?
I sintomi che si manifestano prima di un infarto possono essere numerosi e presentarsi insieme oppure singolarmente, con un’intensità variabile. In alcuni casi, l’attacco di cuore può manifestarsi in modo asintomatico e indolore. I tipici campanelli di allarme a cui prestare attenzione possono essere:
- dolore toracico che può rimanere localizzato e limitarsi al torace, oppure estendersi alle spalle e al braccio sinistro, al collo, alla mandibola, ai denti e al dorso;
- affanno improvviso;
- sudorazione fredda;
- nausea e vomito;
- svenimento;
- improvvise vertigini;
- stato d’ansia;
- debolezza improvvisa.
La sintomatologia può variare in base al sesso. I sintomi più diffusi in una donna possono presentare alcune variazioni, in quanto in aggiunta ai sintomi più comuni possono subentrare bruciore di stomaco, dolore addominale, sensazione di stordimento, capogiri e umidità cutanea.
Come agire tempestivamente?
Una volta riconosciuti uno o più sintomi sopradescritti è importante intervenire tempestivamente entro 5 minuti dalla manifestazione dei sintomi. Un fattore molto importante è quello di ridurre il rischio di possibili complicazioni. Se si sospetta di un infarto in corso la prima cosa da fare è quella di chiamare il 118 e in seguito:
- sdraiarsi sulla schiena e sollevare le gambe, in modo da facilitare l’apertura del diaframma e aiutare la respirazione;
- evitare di mangiare e bere;
- cercare di mantenere la calma evitando di affaticare ancora di più il cuore;
- premere con forza la parte del petto in corrispondenza del cuore per evitare che smetta di pompare sangue.
Seguendo questi consigli è possibile frenare l’infarto e i sintomi in attesa che arrivi il personale medico sanitario specializzato per prestare soccorso.
Prevenzione e consigli utili
Oltre a mettere in pratica i consigli che abbiamo elencato prima, la possibilità di un attacco di cuore può essere ridotta giornalmente seguendo uno stile di vita sano, equilibrato e una corretta alimentazione. In particolare:
- seguire un regime alimentare sano, ricco di frutta e verdure che contengono fibre e potassio, pesce;
- ridurre il consumo di grassi animali come quelli della carne, dei salumi e dei formaggi;
- diminuire l’utilizzo del sale che deve essere pari a 5 grammi al giorno, di cibi salati come il dado da cucina, e alimenti in scatola;
- limitare la quantità di cibo per porzione;
- ridurre il consumo di alcolici;
- controllare periodicamente il peso;
- smettere di fumare;
- svolgere attività fisica regolarmente;
- praticare yoga o meditazione per imparare a gestire lo stress.
Per mantenere in salute il nostro organismo è fondamentale prendersene cura cercando di migliorare il proprio stile di vita, in favore di abitudini sane sia alimentari che di vita quotidiana. Per fare questo puoi chiedere aiuto a un esperto nutrizionista e consultare il tuo medico.