Cosa comporta la tiroidite di Hashimoto?

Molto spesso l’aumento del peso corporeo non è legato soltanto ad una cattiva alimentazione, ma anche a patologie ormonali. È questo il caso della cosiddetta tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune che spinge il sistema immunitario ad attaccare le stesse cellule dell’organismo. Questa disfunzione a volte può rimanere silente per anni, prima di manifestarsi.

Di per sé non è mortale, ma la tiroide di Hashimoto se non curata può comunque provocare una serie di sintomi fastidiosi e condurre ad ulteriori problemi di salute. Per questa ragione, è necessario fare degli esami del sangue ed essere seguiti da uno specialista in endocrinologia. Diagnosticato il disturbo, il passo successivo è un’alimentazione mirata che possa aiutare a gestire il peso, selezionando con cura ed attenzione i singoli cibi da assumere.

Tiroidite di Hashimoto: in cosa consiste questa patologia

Dunque, cosa comporta la tiroidite di Hashimoto? Anche conosciuta come tiroidite linfocitaria cronica, è una patologia autoimmune, cioè un errato funzionamento del sistema immunitario che tende ad attaccare le stesse cellule del nostro corpo.

In una situazione di normalità il sistema immunitario serve a proteggere l’organismo da infezioni, virus, batteri e tutto ciò che può nuocere. Invece a causa della tiroidite di Hashimoto viene attaccata la tiroide, la quale subisce un’infiammazione che interferisce con la sua capacità di produrre gli ormoni tiroidei.

I globuli bianchi si accumulano nella tiroide e scatenano appunto il processo autoimmunitario. La tiroidite di Hashimoto provoca un calo della funzionalità tiroidea, nota come ipotiroidismo. Vuol dire che la tiroide non produce una quantità sufficiente di ormoni.

Questi ultimi regolano il metabolismo ed ecco perché le tiroiditi in genere influenzano il peso corporeo. È bene dire che la tiroidite di Hashimoto colpisce maggiormente le donne degli uomini e di solito insorge tra i 30 ed i 50 anni di età.

Sintomi tiroidite di Hashimoto: come riconoscerli

Per quel che riguarda i sintomi tiroidite di Hashimoto, una parte dei pazienti affetti non mostrano nessun disturbo particolare nelle fasi iniziali. Con il progredire della patologia, la tiroide generalmente va incontro ad un costante aumento di volume, visibile nella zona anteriore del collo. Questo rigonfiamento è definito gozzo ed è il principale sintomo visibile della tiroidite.

Come detto, non tutte le persone sviluppano immediatamente l’ipotiroidismo e la stessa malattia può rimanere latente e silenziosa per anni. Nel tempo però si cominceranno ad osservare alcuni sintomi quali:

  • Aumento di peso
  • Stanchezza
  • Difficoltà nel concentrarsi
  • Sensibilità al freddo
  • Dolori muscolari e articolari
  • Stitichezza
  • Depressione
  • Battito cardiaco rallentato
  • Pelle secca
  • Irregolarità del ciclo mestruale e difficoltà a concepire

Dieta per tiroidite di Hashimoto: quali alimenti mangiare e quali no

Una volta compreso cosa comporta la tiroidite di Hashimoto, è importante seguire un regime alimentare che tenga conto di questo disturbo e che possa aiutare a perdere il peso in eccesso in poco tempo. Diventa quindi fondamentale capire quali alimenti ed ingredienti stimolano la tiroide e quali, al contrario, ne inibiscono il lavoro. In generale deve essere un’alimentazione antinfiammatoria, ovvero ricca di sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti.

La dieta per tiroidite di Hashimoto deve includere:

  • Cereali integrali
  • Frutta
  • Cibi ricchi di Omega 3
  • Tè verde
  • Olio extravergine d’oliva
  • Spezie quali curcuma e zenzero
  • Noci di Macadamia
  • Semi di zucca

 

La colazione per tiroidite di Hashimoto può, ad esempio, essere composta da frutta fresca di stagione, tè, cereali e frutta secca. Al contrario, ci sono alcune cose da evitare assolutamente per non ostacolare le funzioni della tiroide.

Gli alimenti da escludere sono:

  • Alcool
  • Caffè
  • Latte e latticini
  • Carne
  • Salumi
  • Glutine
  • Prodotti da forno
  • Cavoli
  • Broccoli
  • Rape
  • Ravanelli
  • Spinaci
  • Fagioli
  • Soia
  • Pesche
  • Fragole

Consulenza nutrizionale: un valido aiuto per iniziare una dieta

Tiroidite di Hashimoto e aumento di peso sono strettamente correlati e proprio per questo motivo diventa fondamentale impostare un’alimentazione sana ed equilibrata che prende in considerazione il problema. Infatti, con un metabolismo rallentato diventa più complesso bruciare le calorie ed ecco che si accumulano i chili su pancia e fianchi.

Pertanto, la prima cosa da fare è richiedere una consulenza nutrizionale, grazie alla quale sarà possibile scegliere un percorso alimentare studiato su misura. Con il supporto di www.tomella.it ogni paziente sarà seguito nel migliore dei modi per dimagrire ed acquisire finalmente un peso forma ideale.