Crollo campanile San Marco: quando è successo? Cosa si è salvato?

Chi ha avuto la fortuna di visitare la città di Venezia senza ombra di dubbio è rimasto affascinato dal campanile di San Marco. In pochi però sanno che in realtà nel 1902 il crollo campanile San Marco fu un vero e proprio evento che destò non poche osservazioni. Ma quando successe di preciso? Quali furono le cause e cosa si è salvato dalle macerie del celebre campanile che Galileo Galilei utilizzò per presentare il suo cannocchiale?

Storia del campanile

Per chi non lo sapesse, iniziamo col dire che il Campanile di San Marco rappresenta uno dei simboli più importanti e conosciuti non solo della città di Venezia, ma dell’intero Paese. Si trova proprio a ridosso dell’omonima basilica e anche la piazza sottostante porta lo stesso nome. Dal punto di vista architettonico non si tratta di una struttura particolarmente complessa, ma piuttosto semplice, con pianta quadrata, e una altezza di 98,6 metri. Ciononostante, la sua imponenza e il suo valore simbolico hanno ispirato costruzioni moderne come il Metropolitan Life Insurance Company Tower a New York e la Torre commemorativa di Himmelbjerg in Danimarca.

In origine, al posto del campanile sorgeva una costruzione che aveva la funzione di torre d’avvistamento e di faro, forse di origine romana. Solo nel XII secolo la struttura fu sottoposta a lavori per cambiarne la destinazione d’uso in campanile.

Nel corso dei secoli il Campanile di San Marco fu sottoposto a diversi interventi di recupero e restauro, in quanto gravemente danneggiato da un terremoto nel 1511 e da numerosi fulmini che ne distrussero parti, fino alla dotazione di un parafulmine, nel 1776.

Crollo campanile San Marco: quando avvenne?

Ma passiamo all’evento che ha segnato in modo indelebile la storia di questa struttura e dell’intera città: il crollo Campanile San Marco. Il crollo del campanile di San Marco avvenne il 14 luglio del 1902. Secondo alcune fonti, il campanile di San Marco crollò alle 9:47, mentre secondo altre alle 9:52. Ciò che è certo è che già dalla primavera dello stesso anno il campanile aveva dato preoccupanti segni di cedimento. Tant’è vero che la sera precedente fu interrotto il concerto del 18° Reggimento Fanteria proprio a causa della caduta di calcinacci.

Al momento del crollo erano presenti tecnici e spettatori, ma fortunatamente nessuno perse la vita. L’aspetto incredibile legato al crollo campanile San Marco è però quello relativo al resto della basilica. La Basilica di San Marco, infatti, ne uscì incredibilmente illesa nonostante rischiasse seriamente di rimanere gravemente danneggiata dal crollo. Ciò fu possibile grazie alla cosiddetta Pietra del Bando, una colonna bassa e larga sulla quale il Comandador saliva per promulgare le leggi della Serenissima Repubblica di Venezia.

Dopo il crollo campanile San Marco i lavori di ricostruzione iniziarono col motto del sindaco “Com’era, dov’era” e furono terminati nel 1913, celebrati anche con un francobollo creato per l’occasione.

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