I microrganismi pericolosi, quali batteri virus, alghe, funghi, muffe e protozoi, possono essere distrutti da una serie di agenti chimici chiamati “disinfettanti”. In commercio è possibile trovare varie tipologie di disinfettati, ciascuno con caratteristiche particolari e per le quali è bene conoscerne le modalità di utilizzo. Al momento dell’acquisto di questi prodotti è importante non solo conoscere le differenze che sussistono tra i disinfettanti, i loro principi attivi e le modalità di utilizzo, ma soprattutto il tipo di organismo che si desidera debellare e l’ambiente in cui vive.
A differenza della sterilizzazione che indica la totale distruzione o eliminazione di tutti i microrganismi pericolosi, la disinfettazione può raggiungere la totale sterilità degli ambienti e delle superfici. La presenza di materia organica, come siero, pus, latte, feci e terreno, può notevolmente ridurre l’attività svolta dagli agenti chimici e quindi, deve essere presa in considerazione al momento della scelta del disinfettante da utilizzare.
Uno dei principi attivi più utilizzati all’interno dei disinfettanti è il DDAC, anche conosciuto come “Didecildimetilammonio cloruro”, un ingrediente che possiede delle caratteristiche uniche e particolari che lo rendono un agente chimico molto potente. Scopriamo insieme che cos’è e a cosa serve nello specifico.
Che cos’è il DDAC? A cosa serve?
I pesticidi sono solitamente composti da una o più sostanze attive con l’obiettivo di potere aiutare a controllare e distruggere elementi nocivi presenti su vegetali e animali. Di origine sintetica o derivati da prodotti naturali, possono comprendere erbicidi, insetticidi, fungicidi, acaricidi, repellenti e fitoregolatori. L’analisi dei residui di pesticidi può essere utile per aiutare a determinare il residuo della sostanza attiva presente nel prodotto sottoposto ad analisi.
Secondo l’EFSA, i limiti massimi di residui rappresentano la massima concentrazione dei residui di pesticidi che vengono per legge ammessi nei o sui prodotti alimentari che sono destinati a un consumo umano o animale. Questi residui vengono calcolati con lo scopo di proteggere i consumatori più vulnerabili, ottenuti previa valutazione completa delle proprietà della sostanza attiva e degli utilizzi previsti dal pesticida.
Il clorulo di benzaloconio “BAC” e il cloruro di didecildimetilammonio (DDAC) sono entrambe delle molecole che sembrano possedere proprietà tensioattive molto importanti, motivo per cui vengono spesso utilizzate per la pulizia nell’industria alimentare. Le proprietà disinfettati consentono un utilizzo più ampio nel settore alimentare e nella produzione lattiero-casearia, anche se la molecola BAC non è autorizzata per l’utilizzo nell’azienda alimentare. Questi composti cosiddetti di “ammonio quaternario” possono trovare impiego anche nel settore agricolo, sulle colture oppure nella disinfezione degli ambienti.
I prodotti maggiormente interessati dall’utilizzo di queste molecole sono gli ortaggi, la frutta, la vite e i cereali. Il BAC è un principio attivo che non ha mai ricevuto alcuna approvazione in Europa, a differenza del DDAC che è stato approvato nel gennaio del 2010 ma solo per l’uso sulle colture ornamentali. La sua autorizzazione sembra essere scaduta il 20/09/2013. Entrambe le sostanze sono anche dei biocidi utilizzati come disinfettanti per le superfici a contatto con i cibi, un utilizzo che può lasciare dei possibili residui rilevanti negli alimenti.
Tipologie di disinfettanti
In commercio è possibile trovare diverse tipologie di disinfettanti adatte a seconda degli utilizzi per aiutare a disinfettare ambienti, distruggere muffe e batteri presenti su superfici, pareti e in aria. In particolare, è possibile acquistare:
- disinfettanti che possono aiutare a distruggere muffe e batteri presenti nell’aria, sulle superfici e sulle pareti laddove siano presenti alimenti di origine animale e vegetale. L’ortofenilfenolo è un principio attivo che sembra possedere una possibile capacità distruttiva nei confronti delle muffe, dei lieviti e batteri presenti su superfici e nell’aria. I prodotti che contengono questo principio attivo devono essere utilizzati seguendo le indicazioni riportate nelle istruzioni, per non incorrere in possibili controindicazioni;
- disinfettanti con possibile azione esotermica per gli ambienti. L’azione esotermica può aiutare a liberare un vapore contenente formaldeide. La formaldeide è un composto naturale e allo stesso tempo un potente biocida che può aiutare a combattere batteri, micobatteri, funghi, virus e spore presenti sulle superfici e nell’aria. I prodotti che contengono questo principio attivo sembrano essere indicati per aiutare a disinfettare veicoli (come autoambulanze, carri ferroviari) e locali (come scuole, asili, sale operatorie);
- disinfettanti sotto forma di liquido concentrato che possono aiutare a combattere batteri gram positivi e gram negativi, funghi e virus. Questi prodotti possono aiutare a impedire la fermentazione in celle frigorifere, magazzini e impianti di industrie alimentari, mattatoi, salumifici e caseifici;
- disinfettanti che possono essere utili per aiutare a disinfettare e pulire: pavimenti, muri, attrezzature sanitarie, in case, ospedali, palestre, comunità e nelle industrie non alimentari. Il DDAT, anche conosciuto come didecildimetilammonio cloruro, è un derivato dell’ammonio quaternario ma di tipo totalmente nuovo, il primo di una famiglia detta di “terza generazione” che sembra avere una serie di caratteristiche molto interessanti. Questo principio attivo sembra essere in grado di potere aiutare a mantenere l’attività battericida anche in condizioni sperimentali e di diluizione, per le quali i tradizionali derivati dell’ammonio quaternario non sembrano essere in grado di svolgere alcun tipo di attività.