Coloro che sono affetti da forfora e dermatite seborroica spesso si chiedono quale possa essere l’origine del loro problema. La risposta è conosciuta in ambito scientifico e molte volte è riconducibile a problemi del cuoio capelluto provocati dalla malassezia, un fungo che si sviluppa sul cuoio capelluto causando la formazione di scaglie di forfora nei casi più comuni e talvolta può provocare dermatite seborroica e follicolite. Scopriamo insieme come potere intervenire per combattere questo fungo e quali possono essere le possibili cause.
Quali possono essere le possibili cause nell’uomo?
Esistono numerose tipologie di malassezia ma, quelle che possono provocare le principali problematiche sul cuoio capelluto sono di due tipi: la furfur e la globosa. Questi due agenti patogeni possono crescere sulla cute nutrendosi degli acidi grassi presenti nel sebo prodotto dalla cute e per questo motivo, vengono definiti come “commensali” della nostra cute. La malassezia quindi, si può riprodurre in alcune circostanze particolari:
- durante l’estate e quando ci sono temperature elevate con un aumento del tasso di umidità che può aiutare favorire il processo di sudorazione;
- durante la pubertà e l’adolescenza;
- quando si possiede una pelle molto grassa e si soffre di seborrea.
In presenza di una di queste situazioni, ecco che la malassezia può iniziare a svilupparsi sul cuoio capelluto attivando dei meccanismi che possono provocare delle notevoli alterazioni cutanee come croste squamose, unto, arrossamento che possono essere molto fastidiose. Tutto ciò, può creare anche dei disagi psicologici specie quando queste alterazioni sono accompagnate da prurito.
Dove si manifesta la malassezia?
La malassezia si sviluppa sulla cute fin dall’infanzia, circa a tre mesi di età. Successivamente può ripresentarsi non appena le ghiandole sebacee iniziano a secernere sebo, ovvero verso l’adolescenza il momento in cui a causa dell’intensa attività ormonale si ha un aumento dei lipidi cutanei. La malassezia si localizza pertanto, sul cuoio capelluto ma anche sulle spalle, sul petto e sulle braccia.
Quali possono essere gli effetti della malassezia?
Uno dei più comuni effetti della malassezia può essere la forfora che rappresenta una micosi, ovvero una situazione nella quale il fungo oltrepassa le naturali difese della cute, che può generare delle continue infezioni sul nostro cuoio capelluto. Il risultato di queste infezioni provoca la formazione di scaglie di forfora che dal cuoio capelluto scivolano addosso, sui vestiti.
La malassezia globulosa e la furfur sembrano essere le principali responsabili della formazione della forfora. A seconda delle zone geografiche sembra inoltre, essere possibile che si possa sviluppare una tipologia piuttosto che un’altra: nelle zone temperate la furfur, in quelle tropicali la tipologia globosa.
Malassezia e dermatite seborroica
La dermatite seborroica è, invece, un’infiammazione cutanea che può interessare zone particolarmente ricche di ghiandole sebacee come l’attaccatura dei capelli, il cuoio capelluto, le sopracciglia. Le zone colpite si presentano di colore rossiccio, desquamate e in alcuni casi si può anche manifestare la formazione di croste di colore giallo, ricoperte da una patina oleosa.
Le lesioni spesso provocano prurito, il risultato di un’alterazione della cute e della presenza della malassezia. Esiste una correlazione tra l’aumento dell’attività delle ghiandole sebacee e lo sviluppo della dermatite seborroica. Si possono evidenziare in tre periodi: nei primi tre mesi di vita, durante la pubertà e quando la produzione del sebo si riduce dopo i 50 anni di età.
In generale, una bassa percentuale della popolazione mondiale soffre di dermatite seborroica, prevalentemente di sesso maschile. Coloro che possiedono basse difese immunitarie sembrano essere più predisposte allo sviluppo di questo disturbo del cuoio capelluto.
Follicolite da malassezia
La malassezia, in alcuni casi, può penetrare e svilupparsi nel follicolo pilifero provocando l’insorgenza di un’infezione al suo interno, chiamata follicolite. Quando la malassezia riesce a entrare nel follicolo può provocare un’abbondante prurito che può essere accompagnato da eritemi e pustole. A seguito di alcuni studi, sembrano essere state individuate alcune condizioni che possono aiutare a favorire la penetrazione della malassezia nel follicolo pilifero, in particolare:
- quando sussiste un abbassamento delle difese immunitarie;
- in presenza di diabete mellito;
- se si assumono antibiotici e steroidi;
- durante la pubertà;
- in gravidanza;
- se si utilizzano cosmetici che possono bloccare i pori della pelle.
Malassezia da psoriasi
Oltre alle problematiche evidenziate finora, sembra sussistere anche una possibile correlazione tra la malassezia e un altro problema della cute e del cuoio capelluto, la psoriasi. In particolare, sembra che alcune tipologie di psoriasi, specialmente quelle che si sviluppano su cuoio capelluto, sopracciglia e orecchie, siano riconducibili alla presenza della malassezia. Purtroppo ancora oggi numerosi studi stanno cercando di capirne le cause effettive che possono scatenare questo problema della pelle.
Come combattere la malassezia?
Nonostante la malassezia non sembra essere la causa diretta dei disturbi che interessano il cuoio capelluto, ma piuttosto sembrano essere imputabili a situazioni di stress o basse difese immunitarie, essa comunque è parte attiva del processo che porta allo sviluppo del problema.
Per questo motivo è bene dapprima capirne le cause con l’aiuto di un medico specialista, insieme al quale affrontare il problema con le terapie più appropriate. In alcuni casi è possibile associare alle terapie farmacologiche anche dei rimedi naturali che possono aiutare a ridurre gli effetti provocati dal fungo. Si tratta del consumo di alimenti e minerali che sono presenti in natura come l’aceto, l’argilla verde, il bicarbonato, il miele e l’olio di oliva.