L’equitazione è uno sport che prevede diverse discipline tra cui il salto agli ostacoli. Ogni gara può avere vari ostacoli, di diversa difficoltà a seconda della categoria a cui si gareggia. L’accesso alla categoria può variare in base alla preparazione atletica del cavallo e del cavaliere. Non si tratta, infatti, della semplice bravura del cavallo ma anche dell’esperienza di chi lo cavalca e della capacità di comunicazione tra cavallo e cavaliere.
L’altezza degli ostacoli può oscillare da 40 cm a un 1.60 m per le categorie più esperte. Nelle gare di potenza, invece, l’altezza può superare i 2 metri e sono aperte solamente agli atleti esperti. Gli ostacoli sono posizionati all’interno del campo e seguono un preciso percorso in base a un grafico stabilito dal direttore di campo. Gli ostacoli, secondo questo schema possono essere vicini, lontani e da questo dipende la difficoltà della gara. Scopriamo insieme come vengono chiamati i vari ostacoli e come superarli.
Gli ostacoli: come si chiamano?
Nel corso di una gara gli ostacoli vengono contraddistinti da una bandierina rossa a destra e una bianca a sinistra, e da un numero progressivo. Se l’ostacolo è combinato oltre al numero ci saranno delle lettere a seconda del numero degli elementi che lo compongono. In particolare:
- un ostacolo si dice “verticale” o “dritto” quando gli elementi che lo costituiscono si sviluppano su un piano verticale;
- l’ostacolo detto “largo” è composto da due o più elementi che si sviluppano sul piano verticale e richiedono al cavallo di compiere un salto in altezza e in larghezza. Questa tipologia di ostacolo può essere “invitante” se il primo elemento è più basso del secondo, “a barriere pari” se entrambi gli elementi hanno la stessa altezza oppure “contro invitante” se il primo elemento è più alto del secondo;
- l’ostacolo detto “Oxer” è un largo con un riempitivo tra i due elementi che può, quindi, essere costituito da una siepe o da un muretto;
- si parla di “passaggio di sentiero” quando tra i due elementi non c’è alcun riempitivo;
- il “ferro da stiro” è un largo composto da tre piani in cui la barra centrale è più alta delle altre due esterne della stessa altezza e può essere affrontato da ambo due le direzioni;
- il “ventaglio” è un largo che ha un piliere da cui partono tre barriere divergenti;
- la “triplice” è composta da tre elementi posti in ordine di altezza e deve essere affrontata dalla parte in cui la barriera è più bassa;
- la “riviera” è un ostacolo che necessita di una tipologia di salto più in larghezza che in altezza, ed è composta da uno specchio d’acqua e contrassegnato da 4 bandierine, preceduta da un invito di altezza che non supera i 50 cm. Nell’avvicinamento il cavaliere dovrà allungare il galoppo;
- si parla di “fosso” se la riviera è preceduta da una sormontata oppure seguita da un ostacolo.
L’ostacolo si dice “combinato” quando è composto da due o più ostacoli ravvicinati da saltare. Ne esistono di vario tipo, come la “gabbia” se gli elementi da saltare sono due, “doppia gabbia” con tre elementi da saltare e “tripla gabbia” con quattro elementi da saltare.
Ostacoli ippici: le siepi
Le siepi sono ostacoli che vengono creati utilizzando le siepi e si suddividono in:
- siepe viva: composta da un’insieme di rami a foglie verdi con un’altezza e una larghezza minima di un metro e dieci;
- siepe artificiale mobile: composta da vari cassoni spostabili, all’interno dei quali viene sistemata la siepe con o senza foglie verdi. Viene costruita in modo da non essere compromessa durante il passaggio del cavallo, e ha un’altezza di circa ottanta centimetri;
- siepone preceduto dal fosso: è composto da una siepe viva o artificiale larga circa un metro e trenta, con un fosso davanti con una larghezza di almeno un metro. Può essere superato solo da un lato;
- siepone sbarrato: un ostacolo che può essere superato da ambo i i lati, con travi inclinate che proteggono una siepe viva, larga 1 metro al centro. L’altezza dell’ostacolo è di circa un metro e trenta;
- siepone verticale: una siepe alta quasi un paio di metri e larga novanta centimetri.
Il muro, cancelli e staccionate
Il muro può essere vero con circa trenta centimetri di terra fresca o artificiale sopra, costruito in modo che non possa essere ribaltato una volta che sarà passato sopra il cavallo. Può avere un’altezza di 80 cm e una larghezza di 1.50 metri. I cancelli e le staccionate sono ostacoli realizzati in legno e di forme diverse, che sono solitamente poco profondi, ma loro altezza può raggiungere anche i tre metri.