La pediculosi è una fastidiosa infestazione causata dai pidocchi, che da sempre colpisce molte persone, specialmente bambini, causando un forte prurito che spesso si prolunga nel tempo. E’ dunque importante riconoscere i sintomi tipici provocati dai pidocchi, le cause della loro comparsa e soprattutto, quali possano essere i trattamenti utili per curarli o prevenirli.
Che cos’è la pediculosi?
Si tratta di un’infestazione che viene provocata dalla presenza del pidocchio del capo. Questa normalmente si propaga in modo molto rapido ed è difficile definire dei veri e propri metodi per prevenirla in maniera del tutto efficace.
Ciò nonostante, è possibile limitare e fermare la sua diffusione assumendo semplicemente dei comportamenti corretti, idonei a questo tipo di situazione. La pediculosi, proprio perché è un’infestazione, si verifica molto frequentemente nelle scuole e in tutti quegli ambienti affollati, nei quali aumentano notevolmente le possibilità di contatto con le persone.
Contrariamente a quanto spesso ancora si pensa riguardo alla diffusione dei pidocchi, questa non dipende in alcun modo da scarse condizioni igieniche e soprattutto, non causa alcun tipo di problema alla propria salute, ma si limita a causare un disagio sociale.
Le cause
I pidocchi attaccano la cute umana proprio perché si nutrono del nostro sangue e per farlo, pungono la nostra cute iniettandovi all’interno un liquido che provoca forte prurito. I pidocchi si moltiplicano rapidamente sulla nostra cute, in quanto dopo 24/48 ora dell’accoppiamento depositano sul capello le loro uova, chiamate lendini, dalle quali si creano delle ninfe che nel giro di 7/14 giorni sono a loro volta dei pidocchi adulti pronti per la riproduzione.
I sintomi
Purtroppo non è semplice definire fin dai primi momenti la presenza di pidocchi sulla nostra cute, in quanto il prurito si manifesta soltanto dopo qualche settimana dalle prime punture dell’insetto. Questo accade perché insieme al liquido irritante che il pidocchio inietta attraverso la nostra cute, ne inietta anche uno anestetizzante, che non permette di percepire i sintomi per alcune settimane. Il prurito, quando inizia a manifestarsi, è limitato alle zone in cui sono state deposte le prime uova, mentre in un secondo momento si propaga su tutta la nuca e sulla parte alta del tronco.
Prevenzione e cura
Per limitare il contagio della pediculosi, è opportuno tenere i capelli corti oppure raccolti in modo piuttosto saldo. Quando un bambino manifesta la pediculosi, è inoltre necessario ed estremamente utile far in modo che coloro che stanno a contatto con lui vengano avvisati (genitori, compagni di scuola, familiari…), così che possano essere controllati.
I trattamenti che vengono impiegati per eliminare i pidocchi, invece, si eseguono normalmente applicando prima un liquido che ha in compito di sciogliere le cere protettive del pidocchio; dopo di che si procede con l’eliminazione di questo attraverso l’utilizzo di una pettinina a denti molto fitti. Mediamente effettuando questo tipo di trattamento con costanza e attenzione, in circa due settimane i pidocchi vengono eliminati.
E’ inoltre importante mantenere pulita e disinfettata la biancheria, i vestiti e le lenzuola di coloro che hanno i pidocchi. La biancheria infatti deve essere lavata a secco, oppure in acqua a 60 gradi. Per quanto riguarda invece gli oggetti che vengono utilizzati a contatto con il capello, come pettini, fermagli, spazzole o elastici; è necessario immergerli in acqua molto calda per 10-20 minuti.