Piercing all’orecchio: tipologie e tecniche, dove farlo e prezzi

Il piercing all’orecchio può dare un tocco in più di personalità ed essere utile per mettere in risalto la bellezza di una persona, senza però risultare volgare o banale. Ne esistono di varie tipologie tra cui potere scegliere, ma l’importante è sempre seguire alcune regole di base. Scopriamo insieme quali sono le tipologie e tecniche, dove realizzarli e i costi.

Perché fare un piercing?

Fare i buchi alle orecchie è una pratica che solitamente viene richiesta dalle mamme per le proprie figlie fin da piccole. Oltre al tradizionale foro nel lobo, le proposte per indossare un gioiello nell’orecchio sono tante. Anche un piercing all’orecchio può essere originale, se scelto con gusto ed eleganza. Il piercing infatti, può essere un oggetto che completa un look femminile o maschile, da indossare nelle occasioni speciali abbinandolo a un make-up particolare oppure a un’acconciatura raccolta.

Per motivi igienico sanitari è sempre molto importante rivolgersi a professionisti, così da evitare possibili errori che possono portare a infezioni. Il piercing in questa zona del corpo può essere realizzato in diversi punti. Le zone più indicate da forare sono la parte alta o il centro del padiglione.

Tipologie e tecniche di piercing

Di base esistono 8 tipologie di piercing all’orecchio diverse, ma in base alla propria conformazione dell’orecchio è possibile o meno riuscire a farli tutti. Ci sono infatti, orecchie che si prestano solo per la realizzazione di alcune tipologie e altre che sono adatte per tutti i piercing. Scopriamo quali sono le tipologie più richieste.

Foro al lobo

Si tratta del piercing più richiesto e comune in tutto il mondo. Tanti di noi lo hanno avuto fatto da bambini o addirittura da neonati. Il buco all’orecchio o anche “il piercing” consiste nel forare il lobo, la parte carnosa più in basso del padiglione auricolare. In base alla dimensione e alla forma del lobo si possono creare più o meno buchi.

Il piercing non si realizza con la pistola spara orecchini, che è vietata dalla legge. Utilizzare questo metodo costerà meno ma comporta dei possibili rischi. Non è totalmente sterilizzabile e crea un foro traumatico rendendo la guarigione più difficoltosa e facilmente infettabile. Il foro al lobo è un piercing che deve essere realizzato con l’ago. 

Conch piercing

Si tratta di un piercing che riguarda la parte centrale e interna del padiglione auricolare che prende il nome di “conca di padiglione auricolare”. Il foro viene praticato nella cartilagine utilizzando un ago, la cui dimensione cambia in base al gioiello che si vuole indossare.

Helix piercing

Questo piercing interessa la parte più alta del padiglione auricolare che prende il nome di “elice”. Anche in questo caso si tratta di un foro da effettuare nella cartilagine. Un piercing di moda e molto versatile che prevede l’utilizzo di cerchietti, orecchini tradizionali, barbell e labret. La sua guarigione richiede molta attenzione, in quanto si può creare la tanto temuta “pallina” dietro l’orecchio. E’ necessario attendere che la guarigione sia completa prima di cambiare l’orecchino che deve essere pulito bene e disinfettato, prestando attenzione a non irritare il foro.

Anti Helix

Si tratta di un piercing che riguarda una piega della cartilagine che normalmente si trova a metà del padiglione auricolare, nella parte esterna. Non tutti possono realizzarlo, perché chi possiede una piega poco sviluppata o non ce l’ha del tutto può avere delle difficoltà nella realizzazione del piercing.

Tragus

Questo piercing si pratica davanti al buco dell’orecchio, in quella piccola area di cartilagine che prende il nome di “trago”. I gioielli che vengono solitamente scelti per questa porzione di orecchio sono anellini oppure labret, in quanto gioielli più ingombranti potrebbero rendere difficoltosa la pulizia delle orecchie.

Daith piercing

Il daith è un piercing che viene realizzato praticando un foro nella radice dell’elice, un’altra piega di cartilagine interna del padiglione auricolare. Essendo un punto un po’ chiuso dell’orecchio non è facile da raggiungere e di solito si sceglie un anellino oppure un barbell piccolo. E’ molto importante pulirlo bene, poiché in questa zone si depositano spesso sporcizie come pelle morta, cerume, forfora e sapone.

Rook piercing

Il rook piercing interessa una parte dell’orecchio chiamata “branche dell’antelice” e rappresenta la zona posta al di sotto della curva superiore dell’orecchio e sopra alla conca. Esistono dei gioielli molto carini da potere indossare e trattandosi di un punto dell’orecchio molto in vista, in molti lo prendono in considerazione per fare un piercing.

Industrial

L’industrial è roba da veri amanti dei piercing, in quanto viene realizzato forando l’elice in due punti in modo tale che il piercing attraversi l’orecchio trasversalmente da parte a parte. In molti pensano che si tratti di un piercing poco femminile, ma in realtà ci sono tanti gioielli da donna che possono essere indossati.

Che prezzo può avere un piercing all’orecchio?

Il costo varia a seconda della tipologia di piercing e della zona in cui praticare il foro. Solitamente si parte da un minimo di 10 euro fino a un massimo di 50 euro, a cui dovere aggiungere talvolta il costo del gioiello da indossare. Il consiglio quando si decide di fare un piercing è quello di rivolgersi sempre a persone esperte per avere la certezza che vengano rispettate tutte le norme igienico sanitarie.

 

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