Attrezzo ginnico per volteggi: quali sono le misure del cavallo? Di che materiali è fatto?

Una delle specialità della ginnastica artistica maschile è il cavallo con maniglie, anche conosciuto con il nome inglese “pommel horse”. Si tratta di un attrezzo che viene molto utilizzato nella ginnastica artistica, alto 105 cm da terra e dotato di maniglie alte 15 cm, realizzate solitamente in metallo, montate parallelamente e nella parte superiore dell’attrezzo.

In origine, era composto da un’armatura in metallo e una struttura in legno, ricoperto di pelle. Il nome di cavallo con maniglie è un riferimento ai cavalli reali e le prime versioni di questo attrezzo vennero utilizzare più di un millennio fa. I soldati romani, infatti, venivano addestrati su un cavallo finto in modo che potessero imparare a montare e smontare con facilità.

Alcune delle prime versioni di questo attrezzo ginnico includono caratteristiche di cavallo come una testa e una coda. Nel XIX secolo questa tipologia di cavallo con maniglie venne però abbandonata, quando il cavallo divenne non solo una pratica per salire sul cavallo ma anche un modo per dimostrare le proprie abilità ginniche. Alle prime Olimpiadi moderne del 1896 i ginnasti maschili parteciparono gareggiando sul cavallo con maniglie.

Quali sono le misure del cavallo? Com’è fatto?

Il cavallo con maniglie è uno sport ginnico prettamente maschile e allo stesso tempo è anche l’attrezzo con il quale viene eseguito lo sport. Si tratta di una lunga trave, in plastica o in metallo, ricoperta da pelle oppure materiali sintetici.

Secondo gli standard moderni, che sono stabiliti in misure metriche, la sezione del cavallo corrisponde a 160 cm di lunghezza e 35 cm di larghezza. Una coppia di pomelli o manici in metallo sono poi posizionati sul cavallo, vicino alla parte centrale e possono essere regolati a una distanza di 40-45 cm l’uno dall’altro. L’altezza della trave dal suolo è, invece, di 115 cm.

Come si utilizza l’attrezzo ginnico per i volteggi?

Come abbiamo detto, il cavallo con maniglie è un attrezzo ginnico che risale al tempo dei Romani quando erano soliti utilizzare la versione costruita in legno per insegnare alle reclute come montare e smontare di sella. Alla loro epoca, però, erano privi di staffe. Questo esercizio venne inserito negli antichi giochi olimpici e nei moderni esercizi di base grazie al tedesco Friederich Ludwig Jahn, padre fondatore del movimento ginnico in Germania.

I volteggi e le prese dei ginnasti su questo attrezzo hanno ancora oggi come riferimento il collo, ovvero la parte anteriore, la sella centrale e la groppa posteriore. Nonostante i ginnasti maschi e femmine eseguano alcuni degli stessi sport, come volteggio ed esercizi a terra, il cavallo con maniglie è oggi uno sport prettamente maschile. La quantità di forza necessaria per fare lavorare il cavallo mediante una serie di movimenti continui è notevole.

Le mosse comprendono forbici, oscillazioni delle gambe, verticali, cerchi e devono essere eseguite perfettamente per potere ottenere un punteggio elevato durante le gare. Le interruzioni vengono penalizzate così come le cadute da cavallo o la mancata esecuzione di una discesa perfetta.

Nella maggior parte dei casi gli uomini non sono seduti a cavallo ma utilizzano la forza delle braccia per mantenere la parte superiore del corpo sopra il cavallo, mentre si spostano avanti e indietro da una parte all’altra con le gambe. Forza e abilità sono due delle componenti necessarie per potere praticare questo tipo di sport.

Un altro utilizzo del cavallo con maniglie è nel volteggio. Sia gli uomini che le donne hanno utilizzato il cavallo fin quando non venne sostituito a livello internazionale dalla tavola di volteggio, intorno ai primi anni del 2000. Il tavolo viene considerato un attrezzo più sicuro rispetto il cavallo con maniglie durante le esecuzioni dei volteggi.

Volteggi ed esercizi

Per le ginnaste la prova più difficile sembra essere la trave, perché richiede concentrazione, preparazione e portamento. Nella ginnastica maschile, invece, un ruolo simile è svolto dal cavallo con maniglie che richiede una serie di abilità quasi tutte da eseguire alla perfezione, utilizzando l’attrezzo con una sola mano mentre si lasciano roteare le anche, distendendo o divaricando le gambe, come se fossero un paio di forbici.

Le verticali si possono alternare a momenti in cui i ginnasti si spostano da un’estremità all’altra del cavallo, senza alcuna pausa neppure per riprendere fiato. Se la manovra non viene compiuta correttamente, le conseguenze possono essere pesanti, in quanto il ginnasta solitamente vola giù dall’attrezzo, come se fosse un cavallo imbizzarrito.

Il cavallo con maniglie richiede punti di forza e qualità che in qualche modo possono essere in contrasto con quelli necessari nelle altre cinque discipline della ginnastica maschile: il corpo libero, gli anelli, il volteggio, le parallele e la sbarra. Per potere ottenere dei possibili risultati soddisfacenti, il ginnasta deve essere fluido e al contempo flessibile. 

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