Le cisti vaginali sono delle sacche ripiene di liquido o pus collocate nella parte superiore o inferiore del rivestimento vaginale. Esistono vari tipi di cisti vaginali che possono essere causate da lesioni nel corso del parto, da accumuli di liquidi nelle ghiandole oppure da tumori benigni dentro la vagina.
Le cisti solitamente non provocano sintomi ma possono alcune volte generare dei fastidi con l’attività sessuale o l’inserimento di tamponi. Le cisti vaginali possono rimanere di piccole dimensioni per le quali spesso non è necessaria alcuna cura. Tuttavia, ci sono alcune tipologie di cisti che possono aumentare di dimensione e provocare dolore, prurito e aumento della possibilità di contrarre infezioni.
Quali sono i tipi di cisti vaginali?
Le tipologie più comuni di cisti vaginali sono:
- da inclusione vaginale: il tipo più frequente causato da una lesione della parete della vagina che può verificarsi durante il parto oppure a seguito di un intervento chirurgico;
- del dotto di Gartner: un organo nel bacino femminile presente dallo sviluppo fetale della donna. A volte questo dotto può accumulare liquido che successivamente si trasforma in una cisti sulla parete laterale della vagina. Il dotto si manifesta durante la gravidanza, se non scompare successivamente al parto all’interno possono risiedere dei liquidi che si trasformano in cisti. In molti casi non è necessario alcun trattamento e basta solamente monitorare periodicamente la zona con una visita ginecologica. La cisti spesso rimane di dimensioni ridotte e non provoca particolari fastidi. In caso di infezione o ascesso il medico può prescrivere degli antibiotici. Nel caso in cui, invece dovesse aumentare di dimensioni può essere necessario dovere intervenire chirurgicamente e l’ingrossamento è accompagnato da un fastidio. Le cisti asportate chirurgicamente generalmente tendono a non riformarsi;
- di Bartolini: la ghiandola di Bartolini è situata vicino all’apertura della vagina, sulle labbra. Se un pezzo di pelle cresce su questa ghiandola, il liquido può risalire nella ghiandola e formare una cisti. Questa cisti solitamente non provoca dolore ma se si infetta può diventare un ascesso.
Oltre alle tipologie di cisti che abbiamo visto, possono anche formarsi dei tumori benigni nella vagina che possono somigliare alle cisti.
Quali sono i sintomi?
In genere non si presentano particolari sintomi in concomitanza alla formazione delle cisti vaginali. Si potrebbe solamente notare un nodulo che sporge dalla parete vaginale e accusare dolore o fastidio durante un rapporto sessuale o l’inserimento di un tampone. In ogni caso se avverti qualche fastidio o ti accorgi della presenza di un nodulo o rigonfiamento della vagina, chiama subito il tuo medico.
Diagnosi
Durante un esame pelvico il ginecologo può notare al tatto una massa nella parete vaginale. Dopo avere esaminato le condizioni della paziente, il medico solitamente si accerta della presenza di eventuali sintomi e a quel punto potrebbe suggerire di effettuare ulteriori test per escludere la presenza di altre problematiche. I test consigliati possono includere:
- biopsia di un campione di tessuto della cisti per escludere la possibile presenza di cancro alla vagina;
- test sulle secrezioni della vagina o della cervice per stabilire la possibile presenza di un’infezione a trasmissione sessuale;
- risonanza magnetica, TAC o ecografia per vedere nel dettaglio la cisti.
Come vengono trattate le cisti di Gartner?
Le cisti se rimangono di dimensioni ridotte non hanno bisogno di essere trattate. Il medico terrà sotto controllo le dimensioni osservandone eventuali cambiamenti. In alcuni casi, può essere necessario drenare le cisti e sottoporle a biopsia o a una rimozione.
In presenza di un’infezione o ascesso, il medico potrebbe ritenere necessario prescrivere degli antibiotici. Le cisti vaginali devono essere tenute sotto controllo per evidenziare cambiamenti e ingrossamenti, durante i consueti esami. Se la cisti aumenta di dimensione o provoca dei sintomi gravi il medico può richiedere un intervento chirurgico per la rimozione.
Ci possono essere delle complicazioni?
Raramente possono verificarsi casi in cui si manifestano delle complicanze. Le cisti però, possono crescere nel tempo e questo può portare a un aumento del dolore, fastidio e anche al rischio di contrarre infezioni. La chirurgia per rimuovere una cisti può aumentare il rischio di infezioni o l’insorgenza di complicazioni nella zona interessata all’asportazione.