Le barrette proteiche vegane si stanno lentamente guadagnando una buona fetta di mercato. Costituiscono infatti una buona alternativa vegana per tutte le persone che, per motivi legati alla dieta, alla salute, allo sport o che semplicemente cercano qualcosa di diverso. Nel corso degli ultimi decenni abbiamo sentito parlare di veganesimo e dell’universo vegan con sempre maggiore frequenza. Tuttavia, sono ancora molti i falsi miti e le inesattezze circa la sua natura e le sue “modalità”. La scelta di optare per una dieta vegana è, infatti, spesso dettata da ragioni di tipo etico o da motivi di salute.
A differenza di quella vegetariana, nella dieta vegana non sono contemplati i derivati animali. Restano quindi esclusi non solo carne e pesce, ma anche uova, miele e latte e derivati. Potrà sembrare molto limitante, ma in realtà abbiamo a disposizione, specialmente ora, nell’era della globalizzazione, una vastissima scelta che ci permette di scegliere tra diverse alternative compatibili. Tra i principali alimenti alla base della dieta vegana, oltre a frutta e verdura di ogni tipo, possiamo infatti trovare cereali, legumi, semi e oli vegetali. Ma come si rispecchia questa scelta quando si parla di barrette proteiche vegane e perché sono così importanti all’interno di questo tipo di dieta?
Barrette proteiche vegane: a cosa servono?
Le barrette proteiche in generale sono un alimento molto consumato da chi fa sport o chi segue una dieta dimagrante. Il loro scopo è infatti quello di apportare nutrienti necessari per il corretto funzionamento del corpo, specialmente in periodi in cui viene messo alla prova (come nel caso di chi fa sport in modo intenso). In più, la base proteica le rende un ottimo “spezza-fame”, spesso consigliato nelle diete dimagranti che prevedono piccoli snack durante il corso della giornata per mantenere sempre alto il funzionamento del metabolismo.
Nel caso delle barrette proteiche vegane, in più, queste possono essere una buona fonte di proteine. Benché sia risaputo che i legumi contengano, in proporzione, una maggiore quantità di proteine rispetto alla carne (sia rossa che bianca), in ogni caso è importante per chi segue una dieta vegana saper bilanciare il giusto apporto di proteine. In ogni caso, il consiglio resta sempre quello di consultare un nutrizionista prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta, in modo da valutare il percorso più appropriato per coniugare salute e scelta etica.
Quali sono le barrette proteiche vegane migliori?
Quando si parla di cibo, si sa, non è possibile stilare una classifica che non tenga conto del gusto personale. Ognuno ha sicuramente delle preferenze che lo portano a scegliere un brand piuttosto che un altro, ma quando si parla di barrette proteiche vegane ci sono anche altri fattori che entrano in gioco. Per esempio, chi ha scelto di seguire la dieta vegana per una questione morale, etica e ambientalista, vorrà prestare maggiore attenzione alla provenienza delle barrette. Se l’agricoltura di cui si avvale il produttore è ecosostenibile, per esempio, è un punto fondamentale in queste scelte. O ancora, se è stato impiegato olio di palma nella produzione delle barrette vegane, in quanto la sua coltivazione porta ingenti danni a diversi ecosistemi.
Se invece la scelta della barretta vegana è dettata da esigenze di tipo alimentare, l’attenzione si sposterà sulla lista degli ingredienti e, quindi, sulla tabella nutrizionale. Quest’ultima dovrà essere in linea con le indicazioni del nutrizionista di riferimento, in modo tale da soddisfare i requisiti richiesti dalla dieta, vegana o meno.
Ad ogni modo, bisogna considerare che le barrette energetiche vegane, essendo prive di proteine animali, avranno un sapore nettamente diverso rispetto a quelle “classiche”. Le proteine animali (in particolare il siero del latte) sono infatti idrosolubili, al contrario di quelle vegetali. Di conseguenza, nelle barrette vegane la sensazione quando si mangiano sarà più “farinosa” e meno “liscia”.
Barrette energetiche vegane: ricetta
Quando si parla di barrette energetiche vegane, le ricette a disposizione sono davvero tantissime e per tutti i gusti. Una delle più facili e gettonate è quella che prevede 300 grammi di cioccolato fondente vegan sciolto, da unire con 100 grammi di gallette di riso integrale biologiche tritate grossolanamente, 50 grammi di bacche di goji e 50 grammi di mandorle. Unite il tutto, date la forma che preferite e lasciate raffreddare in freezer.
Se invece volete fare il pieno di proteine, sali minerali e altri nutrienti preziosi per farvi vivere la giornata con tutta l’energia di cui avete bisogno, potete provare un’altra variante. Sbriciolate 100 grammi di biscotti al cioccolato vegani e, in un pentolino, uniteli a 50 grammi di nocciole, 50 grammi di mandorle, 30 grammi di semi di zucca, 30 grammi di uvetta, 30 grammi di mirtilli secchi e 30 grammi di ribes secchi. Utilizzate due cucchiai abbondanti di malto di riso per unire il tutto. Stendete l’impasto tra due fogli di carta forno, livellatelo con un matterello e aspettate che indurisca prima di consumare!